Facciamo presto. Ci ho messo venti minuti a scrivere questa canzone, ce ne metterò di meno per dirti ’ste tre cose. Ce ne metterei ancora meno per toglierti dal mondo.
Siediti, io non ti guarderò, tu guarda il meno possibile me perché ho anche gli occhi dietro. Non prendere nota, ficcati le mie parole nel cervello. Allora, se senti fischiare qualcosa è il vento di sventura che mi viene dietro da quando sono nato. Io, con me, porto i guai a chiunque mi incroci o mi fermi.
Lo vedi qua dietro? Sì, 13. Solo 13. Mi sembra di averlo sul collo ancor prima che nascessi. Era nero, sta diventando rosso. Mi fa impazzire il prurito che mi dà e grattarlo lo aumenta di più. È il marchio della mia miseria. La miseria è l’anima dentro cui sono nato. C’erano solo corpi e sguardi oltre a me. Non nomi. Neanche il mio. Non ne ho mai avuto uno. Solo un numero tatuato quando ero giovane.
Ho girato rompendo e fracassando quello che trovavo davanti a me. C’è una lunga lista di cuori infranti che parte dalle mie mani. La porto sulle spalle e procedo ancora piuttosto bene. Come quella delle vite che ho spezzato. Va da qui all’inferno. Un giorno quella strada la percorrerò. È così illuminata che non potrò perdermi.
Toglimi gli occhi da dosso ti ho detto. Prega di non guardarmi. Io prego di non voltarmi indietro.
Ho una buona memoria ancora. Tipo quella volta. Mi trovarono con un predicatore. Confessai quello che avevo fatto. O mi si può trovare in compagnia del diavolo a giocare a blackjack. Tanto ci sarà sempre questo vento di sventura che mi soffierà alla schiena. Mica cambio io. Nacqui per portare guai ovunque mi trovassi. Ora quindi, alza il culo e mettiti in fretta in salvo. Lo dico per te. Così lo potrai ancora raccontare in giro. Io per un po’ ancora non mi girerò.
A LIFE WITHIN A SONG – 35 “THIRTEEN” (GLENN DANZIG)
Let’s hurry up. It took twenty minute to me to write that song, it will took less to let you know a little bunch of my stuff. Iwould take once again less to make you disappear.
Sit down. I won’t look at you, do look at me as little as possible, ’cause I’ve a third eyes on my shoulders. Don’t pick up any note, do stick my words in the middle of your brain. So, if you hear something blowing it will be the bad luck wind that has not left me since I was born. I was born to bring trouble whoever I bump into or I stop.
Do you see here on the back of me? Yes, 13. Only 13. I think I’ve been bringing it on my neck before I was born. It was black, it’s getting red. I get crazy for the itch and scratching it only makes it itchier. It’s the trademark of my mysery. Mysery is the soul I was born into. There were only bodies and eyes besides me. Not names. Neither mine. Never had one. Just a number tattooed when I was young.
I wander breaking and damaging what I use to find on my path. Got a long line of heartache starting from my hands. I carry it on my shoulders still heading rather well. Just like the one of the lives I’ve broken. It starts from here to hell. One day I’ll go through that road. It’s so enlightened I won’t loose myself.
Take your eyes off of me I warned you. Pray you don’t look at me. I pray I don’t look back.
I still got a good memory. I remember that time. They found me with the preacherman. I confessed it all. O you can find me with the devil playing 21. At any rate there will always be this bad lucky wind blowing on my back. I’ll never change. I was born to to bring trouble wherever I’m at. Now, get your asshole up and run for your life! Don’t you notice I’m helping you? The only way to let you tell my tale wherever, whenever and whoever you want. I won’t turn still for a while.
8th of May 