Battiato in Apriti Sesamo canta la Reincarnazione

,battiato e sgalambro

Apriti Sesamo venne pubblicato il 23 ottobre 2012. Testi firmati da Franco Battiato e dal filosofo e poeta Manlio Sgalambro (1924-2014) con musica dello stesso Battiato. L’intera opera contiene l’abbellimento di una serie di adattamenti sonori e lirici che omaggiano Stefano Landi (1587-1639), Christoph Willibald Gluck (1714-1787), Nikolaj Andreevic Rimskij-Korsakov (1844-1908), Ibn Hamdis (1056-1133), Santa Teresa D’Avila (1515-1582) e Dante Alighieri (1265-1321).

FrancoBattiatoApritiSesamoUna creazione musicale che nei suoi dieci episodi gira incessantemente intorno a una medesima idea centrale: la Reincarnazione. Parola che, così come usata nelle antiche religioni e in Teosofia, vuole significare che l’essere umano è pura intelligenza spirituale rivestito di corpi formati di materia. La sua anima, cessato un determinato intervallo dalla morte del fisico che la inglobava, rinasce sotto altre fattezze corporee. L’essere spirituale viene sulla terra per completare la formazione di tutte le sue conoscenze divine e la sua dimora naturale (e finale) sarà nelle regioni più eccelse, la cosiddetta “patria celeste” di cristiana origine.

La filosofia occidentale parla di metempsicosi, sottolineando il momento del “passaggio delle anime”, la loro trasmigrazione in altro corpo più che lo scopo di trasformare l’essere umano in divinità attraverso lo strumento dell’Ego reincarnante. David Hume (1711-1776), il filosofo empirico scozzese, scrisse che la metempsicosi è la sola teoria dell’anima che la filosofia può accettare perché “ciò che è incorruttibile non può essere generato”.

Con Apriti Sesamo Battiato diede in musica parole e pensieri che noi contemporanei Helena-Petrovna-Blavatskyabbiamo imparato a conoscere attraverso l’opera divulgatrice di due eccelse donne, Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica, di cui codificò i principi base, e Annie Besant (1847-1933), definita da George Bernard Shaw la più grande oratrice del mondo, storica presidente della Società Teosofica.

 

Si parte con la preesistenza

7-etape-pe-care-OMUL-le-atinge-în-evoluția-sa-spiritualăIl disco affronta il tema della preesistenza sin dalla prima canzone, Un irresistibile richiamo, (Era magnifico quel tempo, com’era bello / Quando eravamo collegati, perfettamente/ Al luogo e alle persone che avevamo scelto/ Prima di nascere), e lo ribadisce con la nostalgia di Passacaglia (Vorrei tornare indietro/ Nella mia casa d’origine/ Dove vivevo prima di arrivare qui sulla Terra/ Entrai per caso nella mia esistenza/ Di antiche forme/ Di insegnamenti/ E trasformazioni dell’Io); afferma in Aurora tanto la forza inarrestabile del pensiero che ci permette di costruire ogni giorno infiniti piccoli mondi perché è il pensiero, e non le azioni, a formare il carattere (La mente è qualcosa di stupefacente/ Un tesoro, che soddisfa il desiderio, uno scrigno/ Di ogni possibile cosa) quanto l’energia fondamentale della Reincarnazione, vale a dire la sete di esistenza del senziente, il desiderio di vita attiva (Dietro di te oh mare, ho un paradiso da scoprire/ Oh tu Aurora portami la luce, tu Aurora portami la luce).

Che l’Ego sia immortale e che niente nasca e niente muoia lo canta in Testamento (Noi non siamo mai morti e non siamo mai nati), pezzo in cui, oltre a ricordare che di imagesReincarnazione a parlare fu lo stesso Cristo nei Vangeli, sottolinea il gioco tra presente, futuro e passato dentro la nostra eternità (L’idea del visibile alletta, la mia speranza aspetta/ E mi piaceva tutto della mia vita mortale) rafforzandolo con la citazione dantesca del XXVI Canto dell’Inferno “toccata” da due lievi licenze poetiche (Fatti non foste per viver come bruti/ Ma per seguire virtute e conoscenza) col quale rimarca il dovere di cercare l’elevazione qualunque corpo finiamo per abitare.

 

Narrazione sonora

In queste note, melodie, armonizzazioni e timbriche sempre in equilibrio tra tradizione sonora ed esplorazione elettronica, Battiato dà forma alla narrazione della lunga vita vissuta sul piano fisico, col suo cumulo di esperienze, lo stupore dell’esistenza dopo l’esistenza ne Il serpente (All’uomo fu detto, “tu camminerai in eterno, viaggerai/ E l’ombra ti porterai addosso”… / Si accorse che qualcosa di metafisico era accaduto/ Scoprì di colpo l’esperienza del bianco), alla donazione che ci è offerta nel trovare nuove vite in 1205_battiato_sgalambro_4Quand’ero giovane (Viva la gioventù, che fortunatamente passa/ Senza troppi problemi/ Vivere è un dono che ci ha dato il cielo), alla morte sinonimo di stato relativo e temporaneo in La polvere del branco (… Perché morire è come un sogno/ Pura, inaccessibile, avvolta in una eterna ombra/ Ci crediamo liberi ma siamo schiavi/ Milioni di milioni di ombre sperdute/ Rumorosi andiamo per le strade/ Alzando solo polvere), alle tre leggi sussidiarie a quella generale di azione per le quali 1) il pensiero costruisce il carattere; 2) la forza realizza l’azione; 3) la nostra condotta come fonte della nostra e altrui felicità o dolore, comprese in Caliti junku con quell’incipit incantevole che fa da summa all’idea: Per aspera ad astra, le asperità conducono alle stelle/ Milioni di anni luce/ La legge che esprime si illumina di cielo/ Mindfulness/ La forma è sostanza.

 

Il manifesto

E, tra tutte, il vero manifesto del disco (decisamente più della title track che spazia spandendo suggestioni tra fiaba e letteratura), vale a dire Eri con me, che pone l’attenzione sulla verità più alta secondo la Reincarnazione: poiché nessuno è venuto al mondo per la prima volta, chiunque è un intelletto in evoluzione che si sviluppa di vita in vita e la memoria sotterranea è l’anello di congiunzione tra i vari stadi dell’esistenza (Viviamo nell’impermanenza, nell’incertezza della vita condizionata/ Ma ci ricorderemo di noi segretamente/ Arriverà il giorno atteso a schiudere gli impediti passaggi/ Prepariamoci a nuove esistenze).what-is-reincarnation

Se si ammette l’evoluzione dei corpi perché non anche quella delle menti e delle coscienze? Se si ammette che tutto si trasforma perché a morire definitivamente e non semplicemente trasformarsi deve essere solo e solamente lo spirito di un essere umano? La suggestione nell’ascolto di questo album regna proprio qui. E ci fa accostare con animo e mente diversi al celebre verso contenuto nel Bhagavad Gita ovverosia il Canto del Divino parte del grande poema epico Mahabharata: “Come un uomo deponendo i vecchi abiti ne prende altri nuovi, così lo Spirito dispogliando i vecchi corpi entra in altri nuovi”.

Manlio-Sgalambro-e-Franco-BattiatoP.S.: Nel 2015 Battiato prese le distanze dalla Reincarnazione. «Non ci credo più – disse -. La dimensione spirituale ti conduce alla fine del Tutto. Al punto di non ritorno.» Poi però aggiunse di viaggi astrali che di notte noi umani facciamo e che, durante la fase di “rientro” producono «il rumore della nostra povera carne morta che riaccoglie l’anima». A ben leggere il suo pensiero, non si può dire che l’artista sia proprio uscito dal profondo idem sentire con la Reincarnazione che, per gran parte della sua vita, lo ha guidato a scrivere la sua Storia.


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